La crisi d’impresa rappresenta un momento critico nella vita di un’azienda, caratterizzato da un insieme di condizioni sfavorevoli che possono minacciare la sua sopravvivenza e prosperità. Queste condizioni includono rilevanti perdite economiche, una riduzione del valore d’impresa, l’assorbimento di cassa e una diminuzione della capacità di credito, che può portare alla perdita di fiducia da parte delle istituzioni finanziarie.
Questi segnali di crisi possono essere influenzati da una serie di fattori, sia interni che esterni all’azienda. Ad esempio, il settore merceologico in cui opera l’azienda, i fattori macroeconomici che influenzano l’economia nel suo complesso, la dimensione e la cultura aziendale e le caratteristiche del sistema finanziario nazionale possono tutti contribuire a creare condizioni favorevoli alla crisi.
La crisi d’impresa è spesso preceduta da una fase di declino, durante la quale l’azienda inizia a perdere la sua capacità di creare valore. Tuttavia, a differenza del passato, il percorso dall’attività normale alla crisi è diventato più rapido, in parte a causa della tecnologia e della digitalizzazione che accelerano i processi aziendali.
L’aggravarsi del declino può portare a manifestazioni di crisi in varie aree dell’azienda, come perdite economiche, problemi finanziari, demotivazione del personale e perdita di competitività sul mercato.
Per affrontare una crisi d’impresa, è fondamentale distinguere tra fasi reversibili e irreversibili. Nella fase iniziale, chiamata “reversibile”, è ancora possibile intraprendere azioni atte a recuperare l’attività. Tuttavia, nelle fasi più avanzate, dette “irreversibili”, le opzioni sono limitate e le azioni consigliate tendono a essere orientate verso un fallimento controllato o un concordato preventivo.
Il controllo di gestione svolge un ruolo cruciale nella prevenzione e gestione della crisi d’impresa. Si tratta di un insieme di attività volte a monitorare lo stato di salute dell’azienda e ad anticipare eventuali problemi attraverso un’analisi attenta dell’ambiente interno ed esterno. Questo controllo consente di trasformare i problemi in opportunità e di prendere decisioni informate per il futuro dell’impresa.
Gli strumenti per valutare la situazione aziendale e prevedere il rischio di una crisi d’impresa sono essenziali per la salute e la stabilità di un’azienda. Una serie di strumenti analitici, tra cui un sistema di analisi di bilancio completo, un’analisi strategica approfondita e un sistema di programmazione e controllo ben strutturato, sono fondamentali per individuare precocemente le criticità e adottare le contromisure necessarie.
Il sistema di analisi di bilancio, per esempio, fornisce una panoramica dettagliata delle finanze aziendali, comprendendo elementi come il conto economico, lo stato patrimoniale e il rendiconto finanziario. Inoltre, attraverso una serie di indicatori di liquidità, redditività e sviluppo, offre una visione chiara delle performance finanziarie e della solidità dell’azienda.
L’analisi strategica, d’altra parte, consente di valutare il contesto competitivo in cui l’azienda opera e di identificare le opportunità e le minacce presenti nel mercato. Utilizzando metodologie come l’analisi della formula imprenditoriale e l’analisi del settore (attraverso modelli come quello di Porter), è possibile acquisire una comprensione approfondita della posizione competitiva dell’azienda e delle sue prospettive di crescita.
Il sistema di programmazione e controllo strutturato, invece, si concentra sulla pianificazione e sul monitoraggio delle attività aziendali. È importante che questo sistema non si limiti a una mera analisi degli scostamenti rispetto al budget, ma che preveda anche l’analisi delle varianze e la valutazione degli impatti finanziari futuri attraverso strumenti come il forecasting e la creazione di scenari.
Il budgeting riveste un ruolo cruciale nel processo di prevenzione delle crisi aziendali, consentendo di pianificare in modo accurato le risorse finanziarie e di anticipare le necessità future dell’azienda. Incorporando non solo i dati economici previsionali, ma anche l’impatto sulla struttura finanziaria dell’azienda, il budget permette al management di prendere decisioni informate e ai finanziatori di valutare meglio le prospettive di investimento.
Infine, il Balanced Scorecard rappresenta uno strumento fondamentale nel contesto aziendale, poiché offre una visione completa delle performance aziendali, incorporando sia dati finanziari che non finanziari. Questo sistema mira a tradurre la missione e la strategia aziendale in obiettivi misurabili e a collegare in modo chiaro la strategia con i risultati ottenuti.
Il Balanced Scorecard si basa su quattro prospettive principali:
- Prospettiva economico-finanziaria: Questa prospettiva si concentra sulla valutazione delle performance finanziarie dell’azienda, includendo indicatori come il reddito, il margine operativo e il ritorno sugli investimenti.
- Prospettiva dei clienti: Questa prospettiva valuta il grado di soddisfazione e fedeltà dei clienti, misurando indicatori come la quota di mercato, la soddisfazione del cliente e il tasso di ritenzione dei clienti.
- Prospettiva dei processi aziendali: Questa prospettiva si concentra sull’efficienza e l’efficacia dei processi interni dell’azienda, misurando indicatori come il tempo di ciclo, il tasso di errore e la qualità del prodotto o servizio.
- Prospettiva dell’apprendimento e della crescita: Questa prospettiva valuta la capacità dell’azienda di innovare, migliorare e crescere nel lungo periodo, misurando indicatori come la formazione del personale, la capacità di innovazione e la cultura organizzativa.
In conclusione, sebbene il rischio di impresa e la crisi aziendale non possano essere eliminati del tutto, il monitoraggio continuo del rischio è essenziale per prevenirne il verificarsi. Utilizzando strumenti come il Balanced Scorecard, le aziende possono valutare le proprie performance su più livelli e adottare misure preventive per gestire eventuali situazioni difficili prima che degenerino in una crisi.
